Dite di

Dite di

Quali sono le parole giuste per presentarvi il mio lavoro? In realtà non lo so.
So che dovrei presentare il mio brano in modo unico e speciale per stuzzicare la curiosità di chi lo legge ed indurlo ad ascoltare il brano! No, non sono molto bravo in queste cose, ma una cosa posso e voglio dirla! Non sogno più… Esatto, perché ora faccio quel che voglio. La musica mi ha fatto sempre sognare, ha firmato momenti indelebili della mia vita. Ora però è giunto il momento di smettere di sognare, ma solo perché voglio concretizzare. Ho 55 anni e mi chiedo: sono un adolescente o sono maturo? Il brano “Catene” non è assolutamente una critica ma un invito a riflettere. L’ho scritto per ricordare a tutti che facciamo parte di una catena indistruttibile. Siamo legati ai nostri sentimenti, alle famiglie, ai ricordi, alle culture, a mode e modi di essere, alla burocrazia che ogni giorno dobbiamo affrontare. Nutriamo la segreta (non poi tanto) speranza di rompere questi legami per sentirci liberi, ma sappiamo che non è possibile. Alcuni sono legami irrinunciabili, essenziali, che rimangono come punto di partenza ma poi…tutto può cambiare e sorprenderti! Anche se probabilmente l’unico momento che ci rende liberi è la morte, il nostro ricordo rimarrà comunque vivo in chi rimane. Non è quindi una rassegnazione alla morte, attenzione, è piuttosto un inno alla vita eterna! Buon ascolto.

  • Client Dite te
  • Date Agosto 14, 2018
  • Tags Cantanti
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