Quando si parla di royalties musicali, le differenze tra piattaforme possono essere enormi. Un recente articolo di Billboard ha evidenziato un fatto sorprendente: Peloton, il popolare servizio di fitness interattivo, paga fino a 10 volte di più in royalties agli artisti rispetto a Spotify, la piattaforma di streaming più diffusa al mondo. Ma perché accade questo? E cosa significa per gli artisti e gli editori?
Peloton: più di un servizio di Fitness
Peloton è noto per le sue lezioni di fitness interattive, che includono un’ampia selezione di brani musicali per motivare gli utenti durante l’allenamento. Per utilizzare legalmente la musica, Peloton acquista licenze dirette dalle case discografiche e dagli editori musicali, pagando un costo premium per garantire l’uso illimitato dei brani. Questo modello è profondamente diverso da quello di Spotify, che si basa principalmente su licenze generiche e paga royalties basate sul numero di stream.
Spotify: il Gigante dello streaming con pagamenti modesti
Spotify è senza dubbio una delle piattaforme più utilizzate per ascoltare musica in streaming, ma il suo modello di pagamento delle royalties è spesso criticato dagli artisti. La piattaforma divide i ricavi totali tra i titolari dei diritti in base alla percentuale di ascolti generati da ogni brano rispetto al totale. Questo significa che, in un mercato saturo, anche milioni di stream possono tradursi in guadagni modesti.
Perché Peloton paga di più?
La chiave sta nel modello di business e nell’uso della musica. Peloton utilizza la musica come elemento centrale del suo servizio, il che giustifica pagamenti più elevati per i diritti. Inoltre, la piattaforma non si basa su un modello “pay-per-stream” ma su licenze flat che assicurano compensi più consistenti agli artisti e agli editori.
L’opportunità per gli Artisti e gli Editori
Questa disparità di pagamenti evidenzia quanto sia importante diversificare le proprie fonti di entrate musicali. Non è sufficiente affidarsi esclusivamente a piattaforme di streaming come Spotify; è fondamentale esplorare collaborazioni con servizi come Peloton o altri che utilizzano la musica in contesti differenti.
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